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Perché conoscere la responsabilità medica è fondamentale
Oggi, con le crescenti difficoltà delle strutture sanitarie pubbliche, conoscere il concetto di responsabilità medica è essenziale, sia per i pazienti che per i professionisti del settore.
Gli operatori sanitari hanno l’obbligo di agire con competenza, diligenza e nel rispetto delle normative, garantendo cure adeguate e sicure per i pazienti. Tuttavia, quando si verificano errori o negligenze, i pazienti hanno diritto a essere risarciti per i danni fisici, psicologici o morali subiti.
Per i professionisti, la consapevolezza di possibili conseguenze legali li spinge a mantenere alti standard professionali, adottando protocolli consolidati, tecnologie innovative e approcci collaborativi per minimizzare i rischi.
Comprendere i propri diritti e i doveri degli operatori sanitari è il primo passo per tutelarsi e ottenere giustizia in caso di errori medici o sanitari.
Conoscere i propri diritti ed ottenere ragione in caso di responsabilità medica
Quando si sospetta una responsabilità medica, il primo passo è raccogliere tutte le informazioni necessarie per accertare i fatti. Ecco cosa fare:
- Richiedi una cartella clinica:
La cartella clinica è un documento fondamentale che contiene diagnosi, trattamenti, referti e firme dei medici. Richiedila immediatamente alla direzione sanitaria dell’ospedale o della struttura tramite PEC, preferibilmente con l’assistenza di un avvocato. L’ente ha l’obbligo di consegnarla entro 30 giorni dalla richiesta. - Conserva tutta la documentazione: Tieni traccia di
- Referti medici, prescrizioni e diagnosi;
- Scontrini e fatture per esami, visite o farmaci;
- Eventuali materiali visivi (foto, video) che dimostrino i danni subiti.
- Rivolgiti a un medico legale:
Un medico legale, preferibilmente specializzato nella tua patologia, analizzerà la documentazione per verificare se ci siano state negligenze o errori, e se esiste un nesso causale tra la condotta medica e i danni subiti. - Intervieni tempestivamente nei casi urgenti:
In caso di decesso, presenta una denuncia e richiedi un’autopsia prima del funerale. Questo passaggio è cruciale per raccogliere prove utili.
Responsabilità medica e sanitaria: cosa sapere per tutelare i propri diritti
La responsabilità medica e sanitaria riguarda sia l’operato dei professionisti che delle strutture sanitarie pubbliche e private. Per accertarla, è essenziale conoscere i diritti del paziente e le tipologie di responsabilità previste dalla legge.
Tipologie di responsabilità
- Responsabilità contrattuale:
Le strutture sanitarie pubbliche e private assumono una responsabilità contrattuale nei confronti del paziente. Questo significa che sono tenute a garantire prestazioni adeguate e sicure, rispondendo anche per errori del personale medico e sanitario (art. 1218 e 1228 c.c.). - Responsabilità extracontrattuale:
I medici rispondono anche in via extracontrattuale per eventuali condotte negligenti, imprudenti o imperite, salvo il caso in cui abbiano stipulato un contratto diretto con il paziente. - La legge Gelli-Bianco (L. 24/2017):
Questa normativa ha definito chiaramente le responsabilità delle strutture sanitarie e dei professionisti. La struttura sanitaria è responsabile per le condotte dei propri operatori, anche se scelti direttamente dal paziente, consolidando il principio che le strutture debbano garantire standard elevati di sicurezza e qualità.
Qual è la differenza tra struttura sanitaria e medico?
- La struttura sanitaria:
Risponde sempre a titolo contrattuale per le prestazioni erogate, comprese quelle svolte dai medici dipendenti o collaboratori. Questo rende più semplice richiedere un risarcimento direttamente alla struttura, senza dover provare la colpa dei singoli operatori. Vantaggio: Prescrizione di 10 anni, più favorevole rispetto alla responsabilità extracontrattuale. - Il medico:
Se il paziente decide di agire contro il medico, dovrà dimostrare con precisione la sua responsabilità specifica, inclusa la relazione causale tra l’errore commesso e il danno subito. Svantaggio: Prescrizione di soli 5 anni.
Casi comuni di responsabilità medica
Tra le situazioni più frequenti che configurano una responsabilità medica e sanitaria troviamo:
- Errori diagnostici (mancata individuazione di patologie o diagnosi errate);
- Errori terapeutici (trattamenti non adeguati o dannosi);
- Chirurgia inutile o mal eseguita;
- Ritardi nelle cure che hanno aggravato il quadro clinico;
- Infezioni ospedaliere dovute a scarsa igiene.
Valutazione della responsabilità medica
In tema di colpa dell’esercente l’attività sanitaria, a seguito della disciplina di settore succedutasi nel tempo (la cosiddetta legge Balduzzi e, poi, la cosiddetta legge Gelli-Bianco), la valutazione del rispetto delle linee guida e delle buone pratiche, unitamente al grado della colpa, costituiscono il campo di indagine per stabilire la responsabilità del medico in ambito penale.
Con la sentenza 29 aprile – 12 maggio 2021, n. 18347 (testo in calce) la Suprema Corte fa il punto sugli elementi da tenere in considerazione nella valutazione del grado della colpa, concetto tutt’altro che unitario, dell’esercente una professione sanitaria, fornendo parametri specifici per la valutazione della stessa.
In particolare, a proposito della misura della divergenza tra la condotta effettivamente tenuta e quella che era da attendersi, è stato osservato che, nel determinare la misura del rimprovero, possono venire in rilievo sia le specifiche condizioni del soggetto agente ed il suo grado di specializzazione, sia la situazione ambientale in cui il professionista si è trovato ad operare.
A chi rivolgersi in caso di responsabilità medica?
Se sospetti di essere vittima di responsabilità medica, è essenziale agire tempestivamente e seguire i giusti passi per tutelare i tuoi diritti. Ecco una guida su come orientarsi in questi casi.
- Consultare un avvocato specializzato in diritto sanitario
Il primo passo fondamentale è rivolgersi a un avvocato specializzato in responsabilità medica. Un professionista esperto in questo campo saprà guidarti attraverso la complessa procedura legale, aiutandoti a raccogliere la documentazione necessaria, come la cartella clinica e i referti medici, e a valutare le possibilità di un’azione legale.
Un avvocato può inoltre assisterti nell’eventuale reclamo formale alla direzione sanitaria della struttura dove è avvenuto l’incidente o nell’avvio di un’azione legale contro la struttura sanitaria.
- Il ruolo del medico legale
Un altro passo cruciale è il consulto con un medico legale. Il medico legale è un professionista che valuta, in modo obiettivo e imparziale, se vi è stato un errore medico o un danno causato da negligenza. Questo esperto esaminerà i dettagli del caso, tra cui la cartella clinica e la storia del trattamento ricevuto, e redigerà una perizia medico-legale.
La perizia è fondamentale per stabilire il nesso di causalità tra l’errore medico e i danni subiti, ed è uno degli elementi principali nelle azioni legali di risarcimento.
- Segnalare il caso alla direzione sanitaria
Se ritieni che la struttura sanitaria abbia commesso un errore, puoi fare una segnalazione formale alla direzione sanitaria dell’ospedale o della clinica coinvolta. La segnalazione va inviata tramite posta elettronica certificata (PEC), un canale sicuro e tracciato che permette di avere una risposta ufficiale e tempestiva.
In alcuni casi, la direzione sanitaria può avviare un’indagine interna per chiarire le circostanze dell’incidente.
- Contattare il Garante della Salute
Se non sei soddisfatto della risposta della struttura sanitaria o se pensi che i tuoi diritti non siano stati tutelati, puoi rivolgerti al Garante della Salute. Il Garante, attraverso la sua funzione di tutela della salute, può intervenire per verificare la correttezza delle procedure seguite dall’ospedale o dalla clinica. Anche in questo caso, è preferibile utilizzare la posta elettronica certificata per inviare un reclamo formale.
- Enti e associazioni di tutela dei pazienti
Esistono anche enti e associazioni di tutela dei diritti dei pazienti che offrono supporto e consulenza gratuita o a costi contenuti. Queste organizzazioni possono aiutarti a comprendere meglio i tuoi diritti, supportarti nelle segnalazioni ufficiali e fornirti assistenza legale per avviare un’azione di risarcimento.
In alcuni casi, le associazioni possono anche affiancarti nella raccolta di evidenze, come testimonianze o documentazione aggiuntiva, utili al caso.
- Tempestività e azione legale
Ricorda che in caso di responsabilità medica, la tempestività è cruciale. I termini di prescrizione per un’azione legale sono di 10 anni se si fa causa alla struttura sanitaria e di 5 anni se si decide di citare direttamente i medici in via extracontrattuale. L’avvio immediato di un’azione legale, con l’assistenza di esperti, aumenta significativamente le possibilità di ottenere un risarcimento adeguato.3
Azioni alternative
Puoi rivolgerti al nostro Studio e presentare un reclamo formale alla direzione sanitaria dell’ospedale oppure una segnalazione al garante della salute sempre a mezzo di posta elettronica certificata.
L’azione tempestiva è fondamentale: inizia con una consulenza medico legale per comprendere se vi siano i presupposti per un’azione e quali passi intraprendere.
Per ogni ulteriore approfondimento consulta le recensioni e la nostra attività sul sito www.studiolegalebarbero.it oppure rivolgiti al numero 335 688 95 58
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